Ad Alba sono legate le figure di San Cassiano e San Frontiniano. Questi, annoverati oggi tra i santi tutelari della città, all’inizio del IV secolo d.C. fecero sosta nella romana Alba Pompeia, durante la loro attività di diffusione e predicazione del vangelo.
Datazione: X – XII secolo
Secondo la tradizione, Frontiniano, durante il pellegrinaggio, si rese protagonista di alcuni prodigi: restituì la vista ad un cieco, la parola ad un muto ed attraversò il Rodano su un relitto che fece miracolosamente riemergere dalle acque.
Inoltre, ad Alba, sulla strada del ritorno, scacciò il demonio da una nobile fanciulla; i genitori della giovane, grati per il prodigio operato in loro favore, si convertirono al cristianesimo e si fecero battezzare dal santo. Per tale motivo il prefetto della città decise di far arrestare Frontiniano e lo fece decapitare: la sentenza fu eseguita fuori le mura nell’ottobre del 311 d.C.
Sul luogo del martirio venne costruita, con ogni probabilità nel X secolo, un’abbazia benedettina intitolata al santo. Del complesso originario è oggi visibile, sebbene con molti rimaneggiamenti, soltanto un corpo che si sviluppa in senso verticale (ebbe probabilmente funzione di torre campanaria) inglobato in un edificio moderno. Sono ancora presenti delle decorazioni ad archetti, distinguibili nella metà superiore della struttura.Il complesso è attualmente utilizzato come sede di un’azienda di prodotti alimentari.