Sulla strada che da Alba porta a Cortemilia, a destra su un colle si staglia l’abitato di Borgomale, dominato dal Castello “delle cinque torri”, la cui datazione è collocabile nel XV secolo.

Nonostante alcuni documenti attestino già la presenza di un insediamento fortificato poco dopo la metà del Duecento, il complesso venne edificato nel corso del Quattrocento, con l’erezione di una massiccia torre. La particolarità di questo edificio consisteva nelle cinque torri, da cui prese il nome; esse scomparvero nel corso dei secoli, così come subì profonde trasformazioni la facciata, in particolare nei secoli XVII e XVIII.

La costruzione si erge su uno zoccolo a base poligonale: il corpo principale su cinque livelli e una rampa coperta a chiusura del cortile sono di realizzazione seicentesca. Interessante è la torre centrale, i cui diversi elementi a differenti livelli (finestre a diverse altezze, lunga feritoia per ponte levatoio, quattro mensole in pietra) testimoniano la complessa stratificazione di varie fasi costruttive.

L’edificio è composto da vari piani: al pian terreno vi sono un’ampia sala d’armi e cantine; in quelli successivi saloni, cucine, vani di vario tipo; l’ultimo livello, a cui si accede tramite uno scalone con balaustra del XVIII secolo, è caratterizzato da un cammino di ronda, aperto su un ampio terrazzo.

Il castello, maestoso ma lugubre nel suo grigiore, è ritenuto luogo dalla tragica leggenda medievale di Nella di Cortemilia, fanciulla bella e virtuosa che nacque in una torre del castello dove la madre, Adelaide, venne segregata per aver respinto il cognato conte Lionello, che si opponeva all’amore tra lei e suo fratello e marito legittimo Ulderico.