Inserito in posizione panoramica suggestiva, Monforte d’Alba è l’ultimo borgo della Langa del Barolo. Le vie, strette e erte, conducono al centro storico con la piazza, gli edifici barocchi e la torre campanaria.
L’insediamento, già probabilmente frequentato in età romana, si caratterizzò in epoca altomedievale per la sua vocazione militare e difensiva (da cui l’appellativo Mons Fortis). Nella prima metà del XI secolo, Monforte fu protagonista di un episodio particolare: l’abitato venne espugnato nel 1028 dalla truppe inviate dall’arcivescovo di Milano Ariberto d’Intimiano, con lo scopo di soffocare una comunità di catari qui insediatasi; questi vennero portati a Milano, dove furono costretti ad abiurare davanti al rogo.
A partire dal XII secolo, il sito di Monforte è collegato alla presenza dei del Carretto, interessati ad acquisire potere nella zona delle Langhe. Nel concentrico sono presenti resti riferibili a un castello, le cui vicende storiche sono tuttavia in buona parte ignote. Attualmente è presente un palazzo settecentesco di proprietà della famiglia Scarampi del Cairo.
In locaIità Perno, dove sorge anche la cappella campestre di S. Stefano, sono visibili strutture appartenenti a un secondo e più interessante complesso fortificato; presumibilmente costruito nel corso del XIII secolo, il castello di Perno subì pesanti rimaneggiamenti operati durante l’età moderna, quando venne costruito al suo posto un palazzo residenziale.
Le uniche evidenze medievali presenti oggi sono le strutture murarie che circondano l’edificio, con muratura di pietra a spacco e tre torrette (modificate in epoca recente) con funzione di contrafforti.