La Morra, centro dal passato medievale, con il suo peculiare impianto urbanistico a ventaglio, è situato nel territorio delle Langhe del Barolo. È certamente uno dei luoghi delle Langhe più frequentati dai turisti, che non solo hanno la possibilità di godere di belle e ampie vedute paesaggistiche, ma apprezzano anche l’ottima qualità della produzione gastronomica e vinicola.

Datazione: XII-XIII sec. (campanile); edificio del XV sec.; rifacimenti del XVII sec.

È in quest’area che viene prodotto il Barolo, un vino riconosciuto a livello mondiale.

Per incrementare la fruizione del patrimonio culturale e paesaggistico, è stata recentemente progettata e creata dagli enti locali una rete di sette sentieri che attraversano tutto il territorio cittadino: questi permettono di passeggiare tra boschi e vigneti, visitare edifici storici e raggiungere punti panoramici esclusivi.

Scendendo per tre chilometri dal centro odierno, proseguendo verso Grinzane Cavour, si raggiunge la frazione Annunziata. Nello splendido scenario della collina lamorrese, sorge qui il primitivo convento benedettino risalente al XII/XIII secolo, con annessa chiesa dedicata a San Martino di Mercenasco, che costituisce il primo nucleo abitativo di La Morra, successivamente trasferito sulla sommità della collina. Di questa fase sono visibili i basamenti delle colonne interne e della torre campanaria).

È anche presente una lapide del II secolo d.C. infissa nel pavimento davanti all’altare maggiore.

Ristrutturazioni importanti dell’edificio vengono effettuate nel XV secolo: rimangono l’abside, la piccola cappella ad essa laterale con frammento di affresco, il campanile in pietra con monofore e trifore. Tuttavia l’aspetto attuale della facciata è dovuto a rifacimenti seicenteschi, su progetto di Michelangelo Garove, quando la chiesa venne intitolata alla Santissima Annunziata.

A fianco della facciata dell’abbazia, un ingresso permette di accedere alle cantine, dove ha sede il Museo Ratti dei Vini d’Alba. La collezione, curata dalla figura di Renato Ratti, spiega e racconta la storia della vite e del vino nella Langa del Barolo. Sono esposti, fra gli altri, antichi strumenti della produzione del vino e cartine dei vigneti.