Il territorio in cui sorge Sale San Giovanni fu abitato sin dall’epoca romana, come testimoniano alcuni rinvenimenti archeologici (un’epigrafe e un cippo). Viene poi citato in documenti medievali, in cui il primo è datato al 998; intorno alla metà del XII secolo passa sotto il controllo del marchesato di Ceva.
Datazione: XI secolo; rifacimenti del XIII e XVII secolo
Il centro odierno, che ha un altitudine di circa 600 metri sul livello del mare, è collocato in posizione suggestiva, da cui si gode un ottimo panorama delle valli circostanti.
Uno degli edifici più interessanti è rappresentato dalla pieve di S. Giovanni, l’antica parrocchiale. Venne eretta all’inizio dell’XI secolo in pietra lavorata, secondo lo stile romanico-lombardo (i ritrovamenti più antichi lasciano però ipotizzare una frequentazione anteriore).
La costruzione presenta tre navate con muri di pietra lavorata a scalpello, inizialmente su due livelli, modificata nel Seicento con la sopraelevazione dei muri laterali e la costruzione di un unico tetto a due falde, retto da travi a vista. L’edificio è sorretto da pilastri di forma quadrangolare. Sono ancora visibili i corpi absidali con la tipica decorazione ad archetti pensili.
Internamente sono visibili affreschi che datano a varie epoche, dal XIV al XVII secolo; recenti lavori di restauro hanno portato alla luce un dipinto absidale centrale risalente al XII o XIV secolo: un Cristo in mandorla con in mano il Vangelo aperto e intorno i simboli dei quattro Evangelisti.
Il campanile, infine, è anch’esso in pietra scalpellata e termina con una cuspide di forma ottagonale.