Secondo alcune ipotesi, l’origine di Cortemilia parrebbe risalire all’età romana: nel territorio circostante è stato infatti rinvenuto del materiale archeologico, tra cui interessanti epigrafi funerarie, conservate oggi al Museo Civico “F. Eusebio” di Alba.
Cortemilia, considerata la “capitale della nocciola,” è certamente uno dei centri più importanti delle Langhe dal punto di vista agricolo ed economico.

Datazione: XII – XIII sec.

L’impianto urbano odierno è diviso in due parti dal fiume Bormida di Millesimo. Fra le diverse attrattive artistiche che offre, si può scegliere di attraversare il ponte sul torrente Uzzone, voltare a sinistra e raggiungere una fra le più pregevoli testimonianze architettoniche di tutta la Langa albese, l’antica pieve di Cortemilia, intitolata a S. Maria, che sorge in un affascinante scorcio circondato dalla quiete e dai vigneti.

L’edificio può essere datato tra il XII e il XIII secolo. Nel corso del Seicento e del Settecento vennero poi effettuate alcune ristrutturazioni, come l’eliminazione di una navata laterale, con conseguente diminuzione dello spazio, e la sopraelevazione dell’abside.

La chiesa presenta tratti architettonici romanici di elevato interesse, in particolare la torre campanaria e l’abside. Il campanile è a monofore, spartito in cinque livelli da ordini di archetti pensili piuttosto irregolari.

L’abside, di forma semicircolare, venne costruita all’inizio del XIII secolo: è evidente tuttavia il rialzamento di epoca più tarda. La qualità costruttiva è buona, le pietre sono disposte in modo regolare e ordinato e la linea di demarcazione tra le due parti è rappresentata da una serie di archetti ciechi. Infine, sul lato d’ingresso, è presente una lunetta posta al di sopra del portale, che riporta un altorilievo marmoreo raffigurante la Madonna Incoronata. Più in su è una bifora con fregi in pietra, che si avvicina già allo stile gotico.

Alle spalle della pieve di S. Maria sono visibili i terrazzamenti, che si caratterizzano come uno degli aspetti paesaggistici di maggior interesse di Cortemilia. Valorizzati grazie all’“Ecomuseo dei Terrazzamenti e della vite”, sono il risultato della secolare integrazione tra il lavoro dell’uomo e il sapiente utilizzo delle risorse naturali.