- MUDI Alba
- Sistema Culturale Diocesano di Alba
Immagini tratte dal video “RACCONTI”. Sono i testimoni delle “storie di confratelli” e le foto d’epoca dell’Annunziata di Guarene.
Le confraternite nascono con funzioni religiose, assistenziali e di sostegno alla società civile. Ma erano in stretto contatto con tutte le parti della comunità, compreso il mondo produttivo che, nel caso di Guarene, era fortemente basato sull’agricoltura.
Il video permette di cogliere questo legame unendo due parti: prima le testimoniante sulla vita delle confraternite e poi gli approfondimenti sull’agricoltura.
S’inizia con la storia delle donne iscritte alla Compagnia di Santa Elisabetta. Indossavano un abito lino grosso, giallo come il grano, e un velo viola. Tenevano in ordine l’altare di Santa Elisabetta presso la chiesa dell’Annunziata, con fiori e candele, e partecipavano alle processioni insieme alle altre compagnie e confraternite. Erano le protagoniste assolute della festa di Santa Elisabetta e lo sono ancora! Infatti la Compagnia non è estinta, ha adattato i suoi riti ai tempi moderni. Una volta si andava casa per casa, in ogni famiglia, per raccogliere offerte per la chiesa, mentre oggi, dopo la messa nella Parrocchiale si raccoglie diversamente, offrendo candele a chi le desidera.
Le testimonianze raccolte nel video permettono di ricostruire l’immagine esatta delle spettacolari processioni che hanno animato la vita della comunità. Una vita che oggi si è ridotta al minimo, ma il profumo di festa, di lenzuola di lino ricamate, di quadri esposti al passaggio delle processioni, di abiti colorati, di gesti precisi, di fiori, di stendardi e opere d’arte… persiste nella memoria collettiva. La processione del Corpus Domini era molto sentita e partecipata. Aprivano i bambini con i petali di rosa, seguivano le Figlie di Maria in abito bianco con lo stendardo della Madonna, i fiori e la croce. Dietro di loro La Compagnia di Santa Elisabetta con i loro abiti gialli, i fiocchi bianchi e i candelabri accesi portavano lo stendardo. Dopo le donne era la volta del parroco che portava il Santissimo sotto un grande baldacchino processionale. Non faceva tutto da solo! Portare il baldacchino era materia dei Battuti, i Bianchi e i Blu si alternavano ogni anno e partecipavano attivamente alla processione con le loro lanterne, gli stendarci, le insegne…
Un’altra festa molto sentita si svolgeva in primavera, a fine maggio in occasione di Sam Marco. Per tre giorni la processione percorreva al mattino i tre lati del paese, si benedivano le campagne, la terra, le piante in fiore nella speranza di ottenere un buon raccolto.
La vita della comunità ha dunque da sempre uno stretto legame con i prodotti della terra, presenti in occasione di feste religiose e popolari. La più importante di queste è la Sagra Vendemmiale, che si svolge ogni anno nel mese di settembre sulla Piazza dell’Annunziata, dove i produttori espongono le eccellenze del territorio, quali la pera madernassa, i cavoli, le nocciole, l’uva.
Stiamo raccontando storie con origini antiche… incancellabili? Si hanno notizie che già a partire dal Settecento gli agricoltori iscritti alla confraternita dell’Annunziata fossero molti e la loro presenza si riscontra fino al secondo dopoguerra. Taluni godevano di un buon tenore di vita e per questa ragione offrivano generose offerte, utilizzate per il mantenimento della chiesa e per opere di carità verso i bisognosi.
Uno stretto legame unisce la devozione, il patrimonio culturale ecclesiastico, il lavoro nei campi, la solidarietà e la vita delle comunità del Roero.
Questa storia nasce da un progetto realizzato nell’ambito della mostra “Confraternita dell’Annunziata. Comunità, fede, solidarietà”, a cura dell’Associazione Colline e Culture con la collaborazione delle classi III, IV, V delle Scuole Primarie di Guarene, con Gianfranco canavese, Fernando Ceccato, Emilio Cravanozola, Marisa Delpiano, Maria Ghiglione, Giovanni Lusso, Pier Domenico Sibona, Marisa Trosso.
Le riprese del video sono di Christian Grappiolo, il montaggio di Elena Valsania.
Foto d’Archivio utilizzate nel video e in questa pagina: Associazione Amici del Castello di Magliano Alfieri, Archivio Antonio Adriano, foto di Antonio Adriano.
Si ringraziano tutti i testimoni del Roero.
DATA E LUOGO DEL RILEVAMENTO
R065, settembre 2021