Tre itinerari selezionati per scoprire la Langa Medioevale
itinerario 1 – La Langa del Barbaresco: antichità medioevali e pregiati vini
itinerario 17 – Il Medioevo in Alta Langa: torri, castelli e antiche pievi
itinerario 11 – I Monasteri Benedettini tra Alba e l’Alta Langa
itinerario 01
LA LANGA DEL BARBARESCO
Antichità medioevali e pregiati vini
da Alba a Neive
COMUNI: Alba, Barbaresco e Neive
TIPOLOGIA: in auto
DIFFICOLTÀ: facile
PARTENZA: Alba ARRIVO: Neive
KM DI PERCORRENZA: 15.5 Km
TIPO DI TERRENO: Asfalto e sterrato
PERIODO CONSIGLIATO: Da aprile a giugno; da settembre a novembre (preferibilmente in primavera e autunno)
TAPPE DELL’ITINERARIO E PUNTI DI INTERESSE
L’itinerario parte dal centro storico di Alba con la visita alla cattedrale di San Lorenzo: oggi il Duomo si presenta con le sue forme ottocentesche, ma sotto il pavimento si possono intravedere gli scavi archeologici condotti nell’edificio tra il 2006 e il 2011. Dopo la visita al Museo della Cattedrale con il percorso archeologico, l’itinerario si allontana dal concentrico di Alba e prosegue alla volta di Barbaresco, che dista circa 12 km in direzione Nord-Est: per raggiungerlo si percorrono le strade del vino Nebbiolo, dove è evidente la cura e il lavoro degli agricoltori per ogni singolo filare di vigneto. Una breve passeggiata lungo via Torino permetterà di incontrare l’Enoteca Regionale del Barbaresco, ospitata nella ex confraternita di San Donato, l’antico castello, costruito nel XVIII secolo e poi sede a inizio Novecento della Cantina Sociale del Barbaresco, la parrocchiale settecentesca di San Giovanni Battista e il simbolo del paese, la torre medievale datata all’XI secolo da cui è possibile ammirare le dirimpettaie colline del Roero, i loro castelli e la città di Alba. L’itinerario prosegue verso Neive per 4 km: in località Borgonuovo, con un po’ di curiosità, si può scovare un meraviglioso esempio di campanile romanico, appartenuto all’antico centro monastico di Santa Maria del Piano. Da non perdere la visita al borgo alto di Neive, uno dei comuni insigniti del riconoscimento “Borghi più belli d’Italia”. Il paese ha mantenuto il tipico impianto urbano medievale con caratteristiche viuzze concentriche che salgono all’antica torre dell’orologio, dove un tempo sorgeva il castello, luogo panoramico sui tetti rossi delle antiche case e sui vigneti che si perdono a vista d’occhio.
itinerario 17
IL MEDIOEVO IN ALTA LANGA
torri, castelli e antiche pievi
Niella Belbo, Mombarcaro, Monesiglio
COMUNI: Mombarcaro, Monesiglio, Niella Belbo
TIPOLOGIA: in auto
DIFFICOLTÀ: facile
PARTENZA: Niella Belbo ARRIVO: Monesiglio
KM DI PERCORRENZA: 15.5 Km
TIPO DI TERRENO: asfalto
PERIODO CONSIGLIATO: da maggio a settembre/ottobre (ottimale durante l’estate)
TAPPE DELL’ITINERARIO E PUNTI DI INTERESSE
L’itinerario inizia dall’Alta Valle Belbo, in Alta Langa, e dal comune di Niella Belbo (785 m slm) il cui nome deriva da un’ erba selvatica, la Nigella Sativa. Il paese ha conservato le tracce del suo sistema difensivo medievale nella struttura costruttiva delle case che circondano la rocca sulla quale, dal XIII secolo, fu eretto il castello, di cui purtroppo non rimangono tracce. Percorrendo le vie del centro s’ incontrano l’arco medievale detto “dei francesi” in ricordo del 12.000 soldati napoleonici che vi transitarono nel 1796 e la Torre Saracena (XII secolo), ottimo esempio di struttura difensiva destinata al controllo del territorio e dalla quale si inviavano messaggi di pericolo utilizzando ad esempio i segnali di fumo. Sulla piazza principale si affaccia la parrocchia di S. Giorgio, oggi nelle sue forme ottocentesche, ma che conserva nella zona absidale interessanti affreschi quattrocenteschi recentemente restaurati.
Seconda tappa del percorso è Mombarcaro “la vetta delle Langhe” con i suoi 896 m slm: da qui la vista panoramica spazia dagli Appennini liguri, al Monviso fino a vedere il mare nelle giornate più limpide. Vi invitiamo a entrare nella contemporanea chiesa dedicata a S. Pietro, nel centro del paese. Qui troverete le pareti arricchite da un prezioso ciclo di affreschi staccato dalla più antica chiesa di S. Pietro, fondata nel XIII secolo poco fuori le mura difensive di cui ancora oggi si può vedere una delle due porte di ingresso medievali con arco a sesto acuto.
Seguendo le antiche vie del sale ci dirigiamo verso Monesiglio. Il paese è dominato dall’antico castello medievale poi divenuto residenza dei Conti Caldera e dei Marchesi di Saluzzo, le cui torri merlate ci rimandano alla loro antica funzione di camminamento militare. Poco fuori dal centro, sulla sponda sinistra del fiume Bormida, incontriamo la suggestiva Pieve romanica di Santa Maria di Acquadolce. I recenti restauri hanno messo in evidenza esternamente i tre absidi semicircolari e gli archetti pensili; internamente si possono ammirare i pregiati affreschi romanico- bizantini risalenti al XII secolo: l’abside centrare ospita un maestoso Cristo Pantocratore, circondato dai simboli dei quattro evangelisti; sulla parete di destra si è conservato un affresco quattrocentesco con la Madonna e il Bambino accompagnati da S. Giovanni Battista e S. Antonio Abate.
itinerario 11
I MONASTERI BENEDETTINI
tra Alba e l’Alta Langa
Alba, Arguello, San Benedetto Belbo
COMUNI: Alba, Arguello, San Benedetto Belbo
TIPOLOGIA: in auto
DIFFICOLTÀ: facile
PARTENZA: Alba ARRIVO: San Benedetto Belbo
KM DI PERCORRENZA: 35 Km
TIPO DI TERRENO: asfalto
PERIODO CONSIGLIATO:
da maggio a settembre/ottobre
(ottimale durante l’estate)
TAPPE DELL’ITINERARIO E PUNTI DI INTERESSE
L’itinerario con partenza da Alba, ci porta alla scoperta dall’antica Abbazia di San Frontiniano, poco fuori dal centro cittadino in località San Cassiano in direzione di Roddi. Un edificio visibilmente rimaneggiato ma strettamente connesso alla storia di due santi locali, Cassiano e Frontiniano, che nel III secolo cominciarono a predicare la parola di Dio in quest’ area. Nel 311 d.C. venne decapitato San Frontiniano dopo essere stato arrestato dal prefetto; sul luogo del suo martirio sorse un’abbazia, costruita dai monaci benedettini di Bobbio tra il VIII e il X secolo. Oggi di questo originario nucleo religioso rimane solo una struttura verticale che probabilmente aveva il ruolo di torre campanaria. Dopo aver lasciato la “Capitale delle Langhe”, ci si avventura sulle colline dell’Alta Langa fino ad Arguello per visitare l’antica chiesa di San Frontiniano, fondata alla fine del X secolo, la cui costruzione viene attribuita ai monaci benedettini dell’omonima abbazia albese da cui dipendeva. Al XII secolo risale una fase ricostruttiva a cui sono riconducibili l’abside ed il campanile; la facciata invece sembra essere stata ribaltata a metà del XVII secolo. L’interno è disadorno e sobrio ma è stata rinvenuta una stele funeraria della prima età imperiale, interessante testimonianza della presenza romana sul territorio. Il percorso prosegue verso San Benedetto Belbo (636 m s.l.m) per visitare uno dei luoghi più cari allo scrittore Beppe Fenoglio. La fondazione del paese sembra strettamente connessa con l’insediamento monastico fondato dai benedettini provenienti dall’Abbazia di Santa Maria di Castiglione (Parma) nell’ XI secolo. L’antico edificio può essere visto solo esternamente, consigliamo quindi una passeggiata sui sentieri che circondano il borgo medievale e che conducono fino al fiume Belbo per poter ammirare la struttura e i resti delle mura urbiche: la Porta Sottana con un arco a sesto acuto fu realizzata con conci in pietra da taglio ed è ancora decorata dallo stemma della famiglia dei Del Carretto.
Itinerari realizzati in collaborazione con l’Associazione Colline e Culture.