- MUDI Alba
- Sistema Culturale Diocesano di Alba
Un merletto del Banco di Beneficienza di Montà, nato dalle mani di un gruppo di donne che si ritrovava e si ritrova con gioia e spirito di collaborazione ogni lunedì nel sottochiesa.
Negli anni ’80 del Novecento, sotto la spinta di suor Clementina, nasceva il Banco di Beneficienza di Montà. Un pomeriggio a settimana, nei locali del sottochiesa, due o tre mamme disponibili si riunivano con la suora e si davano da fare per preparare l’allestimento.
Soldi non ce n’erano, si chiedevano oggetti in giro, soprattutto ai negozi che davano la merce invenduta. Tutti cercavano di donare qualcosa ma c’era sempre poco: qualche cartolina, delle matite, bottoni colorati, le sorpresine degli ovetti di cioccolato. Si facevano tanti sacchettini che facevano bella mostra di sé sul banco. Il ricavato andava per l’oratorio. Non si riusciva a fare più di tanto perché le donne al pomeriggio erano tutte impegnate con il lavoro o con i nipoti. Si decise così di riunirsi alla sera dopo cena. La cosa funzionò subito: si presentarono tante donne volenterose e disponibili, con tanta voglia di fare.
Venne scelto il lunedì sera che andava bene per tutte ed immediatamente si formò un gruppo di dieci dodici donne che chiedevano ad amici e parenti di dare quello che avevano in più o che non serviva. Con il passaparola il gruppo andò aumentando di settimana in settimana, le idee non mancavano e con loro le iniziative. Ormai la cosa era avviata e si facevano due ricchi Banchi di Beneficienza, uno a maggio, l’altro alla fiera di settembre. Le donne sole, desiderose di stare in compagnia, erano e sono bene accette, alcune arrivate da fuori e stabilite a Montà, in cerca di nuove amicizie. Il gruppo è via via aumentato e il lunedì è diventato un appuntamento fisso per trovarsi nei locali del sottochiesa e lavorare, ma anche per passare una bella serata in compagnia.
Così son nate le donne del lunedì.
Non c’è nessun capo nessun direttore, nessun programma. Si decide insieme, di volta in volta. Cosa fare dipende dal materiale che si è raccolto: scampoli di stoffa, gomitoli di lana, bigiotteria, giocattoli, bicchieri e piatti spaiati. Le stoviglie spaiate, lavate e ben confezionate, diventano servizi belli. Con la lana si fanno berrette e sciarpe, ma è soprattutto con la stoffa che sanno creare ed inventare… Tutte guardano, valutano, esprimono, decidono e trasformano. È incredibile cosa riescono a fare con le cose più scombinate! Escono meraviglie.
Ci sono donne pratiche a cucire a macchina, altre sono buone sarte, altre ancora fanno presine originali e altri oggetti. Tante sono le cose che sanno fare e che trasformano. Le donne hanno una manualità meravigliosa e una grande capacità di organizzazione. Insieme riescono ad aprirsi, parlano, ridono, scherzano sempre lavorando e sentendosi utili. Attualmente le donne del lunedì sono un gruppo di circa 20/25 persone che, oltre al Banco di Beneficienza, esegue lavori di cucito per la Parrocchia, come i vestitini bianchi ricamati che il prete regala ai bambini e alle bambine che stanno per essere battezzati.
Purtroppo s’invecchia. Sono oltre trent’anni che si è formato questo gruppo e qualcuna non c’è più. Sono subentrate figlie e nipoti e ci sono nuove venute e lo spirito non è cambiato: le donne del lunedì sono sempre pronte a lavorare e festeggiare. Qualcuno porta un dolce e si celebra un compleanno. Arriva il carnevale e le più audaci si vestono in maschera imitando personaggi famosi dello sport, del mondo dello spettacolo, dei Promessi Sposi, come Renzo e Lucia, don Abbondio, la perpetua… Così le serate del lunedì sono dolci. Alla chiusura del Banco di Beneficienza una bella cena a base di piatti preparati da loro e tante risate e cuori sereni e buona compagnia.
Evviva le donne del lunedì!
Riferimenti a persone sono puramente casuali e inventati. Il Banco di Beneficienza esiste ed è una magnifica iniziativa di un gruppo spontaneo di donne del Roero per la socializzazione e il benessere del paese.
DATA E LUOGO DEL RILEVAMENTO
R036, maggio 2021, Montà