- MUDI Alba
- Sistema Culturale Diocesano di Alba
Alcuni crotin a Monteu Roero: casa del Nespolo, corte dei Rotari, Bajaj, via Fondovilla e Castello.
Dove un tempo c’era il mare, oggi ci sono io. Abito tra i sedimenti marini emersi piano piano nei millenni fino a creare lo spettacolo delle Rocche del Roero: gole profonde di terra, guglie, pinnacoli e pareti nude a picco che sfumano dall’ocra della sabbia al verde del bosco. Questo è ciò che vedono tutti, io però sono un tesoro nascosto, mi dovete cercare sotto le case. Sono incastonato, insieme ad alcuni altri amici della mia specie, nella stretta sinuosa lingua di terra che va da Canale a Ceresole, vivo circondato dai precipizi.
In tempi moderni sono considerato affascinante, come si addice ai tesori nascosti, mentre un tempo ero fondamentale, ero una necessità e mi conoscevano tutti. Ho la capacità scomparsa di tenere fresco senza consumare energia, la mia temperatura è di 15° C in qualsiasi stagione, le mie sabbie amano l’umidità del 70% e le folate di aria per rimanere sempre sode e compatte. Sono servito a molti, la gente del Roero ha portato qui tantissime cose da conservare e io le ho tenute in fresco tra le mie sabbie.
Mi chiamano Corte del Rotari, sono molto spazioso e antico, scendo fino a 10 metri di profondità e sono lungo poco più di un campo da tennis. Sulle mie pareti sono incastonate foglie fossilizzate.
Sto quasi sempre il silenzio. Un mio amico, che abita in via Fondovilla a Monteu Roero, è un po’ più chiacchierone di me. A forza di far rumore e nascondere gli oggetti che gli portavano spaventò talmente tanto la famiglia che abitava sopra di lui che gli murarono l’ingresso. Insomma gli chiusero la bocca! Il mio amico a quel punto diventò dispettoso e aumentò la dose di rumori e voci cavernose. La famiglia allora abbandonò la casa e tutto l’edificio divenne un magazzino.
Non stupitevi, noi siamo tutti diversi! C’è chi ha sempre lavorato, come un altro mio amico che è ancora in servizio per la Trattoria della Rocca, ha fatto da dispensa alla cuoca Laura gran parte del Novecento. C’è Bajaj, l’unico con ingresso a pozzo, che si è impegnato molto per i diritti civili facendo da nascondiglio in periodi di guerra e razzia. Non è l’unico, anche nella Rivà, ora via IV Novembre a Monteu Roero, c’è un ingresso con buco laterale, ora murato. Durante la seconda guerra mondiale Bajaj ingannò le milizie fasciste, camuffando l’ingresso con un ripiano carico di damigiane e bottiglie, e riuscì così a proteggere i ragazzi della casa. Siamo in molti a saper proteggere gli umani… una cosa che facciamo da secoli. Sotto il Castello dei Roero siamo stati vie di fuga collegando il maniero con le proprietà Roero sulla piazza principale del paese, dove ora si trovano municipio e la casa Leggiardi. Presto saremo di nuovo aperti e potrete venire a curiosare.
Prima di salutarvi e invitarvi sulle Rocche voglio ancora ricordare un amico abbandonato da tempo in località Roreto. La sua storia mi commuove sempre! Durante i lavori di pulizia un uomo che abitava nella casa sopra non si ricordò che i suoi antenati avevano scavato un pozzo destinato a ghiacciaia e vi cadde dentro. Fu inghiottito dal pozzo. Pare che non si sia fatto molto male però si sparse la voce. Gli uomini negli ultimi anni hanno un po’ perso la memoria, dovrebbero sapere che tra le nostre qualità c’è anche quella di cisterne d’acqua e pozzo per produrre ghiaccio gratis. In inverno veniva accumulata la neve nel punto più profondo e protetto e d’estate le famiglie la potevano rivendere.
A Monteu Roero, nella Rivà, ora via IV Novembre un mio amico ha dato da bere a tutta la comunità, al suo interno c’era la cisterna d’acqua del paese. Ora il suo ingresso è coperto da una frana ma forse qualcuno prima o poi lo libererà.
Ora che conoscete la mia storia, venite a conoscermi di persona!
Il crotin della Corte del Rotari
Questi e altri crotin di Monteu Roero si possono visitare grazie ai tour organizzati dall’Associazione Culturale Bel Monteu e ogni anno anche la terza domenica di ottobre (verificate sempre gli orari e l’apertura prima della visita). Il paesaggio delle Rocche si può ammirare per oltre 30 km, da Pocapaglia a Montà fino a Cisterna d’Asti ed è il risultato di una trasformazione iniziata 250 mila anni fa, un lento processo di erosione scaturito da quel fenomeno denominato cattura del Tanaro.
Si ringraziano i testimoni del Roero Martina Marucco e Mario Novarino.
DATA E LUOGO DEL RILEVAMENTO
R048, 30/06/2021, Monteu Roero